venerdì 4 aprile 2008

Spalletti su Roma-Genoa


Ecco le parole di Spalletti alla vigilia del match con il Genoa
Cosa ha insegnato la sconfitta col Manchester?
“Ha insegnato che a volte ci si può trovare sopra di due gol avendo fatto solo un tiro, per cui bisogna essere fiduciosi, credere nelle propri possibilità, anche perché fare tutte le cose corrette non vuol dire riuscire a fare bene, bisogna lavorare ancora meglio per essere sempre più bravi”.

Questione solo di sudore, lavoro o la Roma ha bisogno del salto di qualità mentale?
“Secondo me in parte l’ha già fatto anche perché sennò non saremo arrivati per il secondo anno consecutivo tra le prime otto. Oltre che la bravura ci vuole anche un pochino di fortuna”.

La Roma deve cercare di rimanere dentro a tutte le competizioni o è tempo di scelte?
“Dobbiamo cercare di rimanere in corsa in tutte le competizioni. Dobbiamo giocare e interpretare la partita all’Old Trafford come ha fatto il nostro pubblico durante la partita di andata che è rimasto lì ad incitare la squadra, a cantare i loro cori. Dobbiamo vivere la partita con agonismo e essere feroci a Manchester, come lo era la Curva Sud sullo 0-2”.

Borriello ha le caratteristiche dell’attaccante che potrebbero servire alla Roma?
“È un attaccante sotto tutti i punti di vista ma a me piace Vucinic. Borriello è un grande calciatore ma poi noi abbiamo i nostri calciatori che hanno dato tutto per questa maglia”.

Si ritorna a parlare del futuro societario. Queste voci quanto possono turbare l’ambiente?
“Ora la società non ha ribadito nulla ma i discorsi a tal proposito sono stati fatti. Noi abbiamo davanti i nostri obiettivi, dobbiamo cercare di dare meno peso possibile alle insinuazioni esterne. Personalmente non sono turbato devo essere il primo a dare indicazioni corrette alla squadra”.

Ha rimproverato l’atteggiamento della squadra dopo il 2-0 del Manchester?
“Credo che lì sia stata una cosa imposta per la casualità del risultato. Sono convinto che chiunque anche i calciatori più maturi ed esperti avrebbero reagito abbattendosi un pochettino. Ne abbiamo parlato con i ragazzi, ora siamo a posto”.

Non crede che questa sconfitta sia arrivata in un momento un po’ critico?
“Per quanto riguarda l’applicazione e la volontà siamo già ripartiti. Per il risultato bisogna aspettare domani. Questa sconfitta viene in un momento particolare, ma a questi livelli tutte le partite sono importanti, come la prossima in Coppa Italia. Siamo sempre supportati da un grande pubblico al quale faccio i complimenti per come si è comportato”.

Secondo lei l’entusiasmo era eccessivo prima della partita in casa contro il Manchester?
“Questo è un discorso che riguarda la stampa. Nella squadra non c’è alcun atteggiamento di presunzione, perché i ragazzi sanno che nulla è facile e che ci vuole sudore e fatica. Noi lavoriamo sempre per migliorarci e per curare i particolari”.

Totti e Aquilani.
“Totti sta facendo ancora cure, lavora ventiquattro ore al giorno ma si pensa di iniziare a farlo correre, domenica o lunedì, poi bisognerà vedere. Aquilani stamani con l’impatto con la palla avvertiva ancora dolore quindi ha fatto un allenamento fisico”.

Juan
“E’ a disposizione, infatti è convocato”.

Turn over
“Qualcosa in funzione della partita di domani e di martedì verrà cambiata. Noi quella partita lì ce la vogliamo andare a giocare. Tranquillamente non da presuntuosi”.

Si aspetta di vedere Borriello in campo?
“Mi aspetto di vederlo in campo perché fino ad ora ha dato una mano alla squadra, per essere a quel posto in classifica poi bisogna vedere la condizione fisica del giocatore, il momento psicologico”.

I fischi ad Esposito
“Nell’ultima partita non li ho sentiti. Qualche soggetto che invece di cantare fischia ci può stare. Io metterei in risalto quello che ha fatto vedere la massa, i nostri tifosi”.

Come reputa il lavoro di Gasperini?
“Ottimo sotto tutti i punti di vista, al di là dei risultati giocano un buon calcio, fatto di dinamismo, palla a terra, pressing”.

Rooney può essere un esempio per voi per come si è sacrificato martedì sera?
“L’esempio l’ho fatto nello spogliatoio, con Taddei che non ha fatto una grandissima partita, però sotto l’aspetto della volontà, della voglia, della continuità, non gli si può dire niente”.

L’operazione a Ferrari era programmata?
“Qualche settimana fa questo dolorino andava e veniva, ora aveva iniziato ad intensificarsi. Da un punto di vista professionale ha fatto la scelta giusta, perché un problema del genere non ti fa lavorare in maniera corretta”.

1 commento:

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