venerdì 14 marzo 2008

Spalletti su Roma-Milan


Ed ecco le parole di Spalletti alla vigilia del match con il Milan
Ancora il Manchester ai quarti di finale di CL, un’occasione per dimostrare la crescita della Roma?
“Per me la cosa più importante è il ricordo dei volti dispiaciuti dei ragazzi, dopo la sconfitta dello scorso anno. E’importante andare ad affrontare di nuovo una partita una partita di questo livello contro una squadra così importante”.

Domani il Milan?
“Mi aspetto che i ragazzi vadano in campo a sviluppare il loro mestiere, siccome sono stati bravi, tutte le partite diventano fondamentali. Il Milan ho sentito dire che viene considerata una squadra normale ma mi sembra che nelle ultime partite è stata la squadra che nel girone di ritorno ha fatto meglio di tutti, con sette vittorie e tre pareggi esibendo un buon calcio, per cui sarà una partita che avrà sicuramente dei presupposti importanti”.

Domani salirà a quota 300 panchine in Serie A. Quali sono state per lei le tappe fondamentali?
“Di aver avuto a che fare sempre con dei ragazzi che mi hanno permesso di fare questa professione rendendomela anche interessante. La tappa fondamentale è stato di aver incontrato spesso ragazzi splendidi”.

La tappa Roma?
“Si sta scrivendo un bel romanzo con tante pagine ancora da scrivere. E’ un romanzo bello, intenso e passionale”.

E’ il suo momento più bello da allenatore?
“Da un punto di vista mio mi devo sempre porre davanti alle difficoltà nello stesso modo. Devo cercare sempre una linea di condotta e mantenere la normalità. Devo fare le stesse cose di sempre, vincere in un ambiente come questo, ti può dare molto. C’è il supporto di molti e questi possono incidere sul rendimento della squadra”.

La Roma è fortissima non solo a livello tecnico ma anche di testa
“In questo momento la Roma ha fatto vedere una solidità complessiva. L’Inter credo che l’altra sera ha giocato una grande partita, gli sono girati male un paio di episodi che hanno poi sviluppato il risultato, hanno grande maturità e mestiere e loro lo sanno i comportamenti che devono mettere a posto”.

E’ orgoglioso di avere Totti?
“Mi danno un contributo tutti i calciatori. Prima di tutto spero di essere loro amico. Francesco è una realtà, lui sa interpretare certe azioni e la squadra gli ridà quello che lui si aspetta. Francesco è il calcio fatto di qualità”.

Quante possibilità ci sono di passare il turno?
“Il 50%. Io ho visto della gente sorpresa dopo il sorteggio. La mia squadra deve avere una mentalità giusta per affrontare tutte le squadre. Il Mancheter è fortissimo”.

Era la squadra più difficile?
“Sulla carta ce ne sono 3-4 forti come loro. Anche le altre però sono arrivate fin qui con altre caratteristiche”.

La squadra è più esperta della scorsa stagione?
“A parte le percezioni c’è sempre l’evidenza che lo determina. Questo fattore maturità i miei ragazzi devono sempre dimostrarlo in tutte le partite”.

Scolari ha paragonato la Roma all’Olanda
“E’ un paragone che ci può stare, perché segnano molti giocatori. Un grande complimento, che accettiamo e ci dà più responsabilità”.

Non ci sarà Mexes con il Milan perché è diffidato e vuole tenerlo per il Derby?
“Mexes ha un grandissimo ematoma sul fianco che lo limita. In allenamento oggi si è dovuto fermare. La partita dobbiamo giocarla domani sera e bisogna stare attenti a tutto anche alla gestione dei cartellini”.

Firmerebbe per ritrovarsi dopo il derby a meno sei dall’Inter?
“E’ meglio andare a vedere ciò che avranno costruito i ragazzi. Lasciamoli continuare a giocare, senza firmare niente”.

Inter
“Per recuperare questi punti va fatto uno sforzo in apnea, dalla prima all'ultima partita. Non credo che l’Inter ha un organico così ridotto. Loro hanno una struttura societaria capace di gestire ogni tipo di difficoltà”.

Mancini si era dimesso
“Quella di Mancini è una reazione emotiva momentanea di fronte all’esasperazione di un risultato”

La Roma ha una capacità di reazione alle sconfitte anche eclatanti. L’Inter non dovrebbe prendere esempio dalla Roma?
“La Roma ha ribaltato molte situazioni contrarie. Qualche volta evidentemente ci siamo ammorbiditi nel momento positivo forse dobbiamo lavorare ancora un po’ su questo”.

Un messaggio da inviare a Cristiamo Ronaldo?
“Secondo me è stata una frase riportata male. La partita è tosta per cui le battute, i riferimenti scanzonati è meglio non farli e sono convinto che anche loro non sono contenti di incontrarci”.

Pesa il Manchester nella sfida di domani contro il Milan?
“Bisogna cercare di mantenere questo livello di concentrazione. Dobbiamo prendere le cose una per volta, non si possono vincere tutte potrebbe far paura”.

Se la sente di fare un appello per evitare problemi nelle gare con il Manchester?
“Sono convinto che entrambe le squadre possono dare un contributo importante allo sport e dobbiamo essere uniti in questa direzione. Ci saranno molte famiglie e bambini e bisogna avere rispetto per loro. Sapranno fare la loro parte e quello che è successo ha contribuito a dare insegnamenti”.

Del Milan la preoccupa più il collettivo o le individualità?
“Mi preoccupa sempre il collettivo. Le individualità a volte si possono reprimere, quando gioca la squadra è un problema. Riuscire a mettere sotto undici giocatori è difficile e spero che la mia squadra esibisca il collettivo”.

Cosa ha pensato delle dichiarazioni di Mancini, in merito alle sue dimissioni?
“Di non andare a gioire sui problemi altrui. Io non gufo mai nessuno. Non ho pensato niente, è stata certamente una reazione emotiva. Quello che è successo a lui può succedere anche a me. L’importanza del risultato porta a questo nel calcio”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

speriamo la roma vinca...

 
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